Audioboost rende gli Spoken Article un canale media

Lanciata la sfida ai Podcast, gli Spoken Article meritano un posto nell’Audio Strategy

Il mercato dell’audio digitale vive una nuova fase di espansione grazie all’evoluzione degli Spoken Contentuna categoria che comprende podcast, streaming radio e più recentemente gli Spoken Articles– articoli testuali trasformati in audio tramite tecnologie di text-to-speech (TTS) e intelligenza artificiale.

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Oggi l’audio non è più un canale accessorio, ma un moltiplicatore di attenzione e fiducia. Le ricerche dimostrano che 48% degli ascoltatori proietta la credibilità sul contenuto sull'advertising correlato, mentre i social media soffrono di maggior discredito. La chiave del vantaggio degli Spoken Content è l'autenticità1. Il messaggio è fondamentale per il successo di un messaggio e la Voce è fondamentale per il successo del messaggio. Questo è vero anche per gli Spoken Article! Una bella voce, una pronuncia priva di errori grossolani sono i principali motivi di ascolto per il Text-to-Speech.

L'audio può essere più potente del video. Gli Spoken Contents favoriscono la ricerca online di informazione, l'acquisto online, o la condivisione del prodotto con post online,  il 42% compie un acquisto in negozio.2

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Nella ricerca Digital Audio 2.0 Ipsos 2025, gli Spoken Article sono il canale audio con la crescita più veloce- conosciuto dal 53% degli utenti e ascoltato dal 33%, rappresentando un'audience potenziale di oltre 10 milioni di utenti in Italia.3 Si tratta della prima ricerca a livello globale che indaga specificamente indicatori sul Text-to-Speech.

Differenze tra Spoken Article e Podcast

Le analisi fatte da Audioboost, rivelano inoltre perchè gli Spoken Article differiscono dai Podcast nel contesto d'uso e nella motivazione: gli Spoken Article rispondono ad un immediato bisogno informativo- o si ascolta o si abbandona il sito - mentre i Podcast sono ascoltati durante momenti di relax o di multitasking. Gli Spoken Article catturano la massima attenzione in pochi minuti, mentre il Podcast provvede a un long-form engagement. Questi due comportamenti non si sovrappongono - gli ascoltatori di Spoken Article e Podcast sono distinti e non competono nell'audience.

Perchè gli Spoken Article devono essere considerati un nuovo canale Audio

Dal punto di vista pubblicitario questo delinea le migliori condizioni possibili per un’ audience extension: ogni ascoltatore è unico e ogni stream è un ascoltatore esclusivo del contenuto e/o della pubblicità erogata in quel momento. Di conseguenza, l’Audio deve sempre essere presente nel media mix, a supporto di una reale Audio Strategy che tenga in considerazione più canali in base a Reach, Incremental Audiencee Frequency, escludendo duplicazioni comuni ad altri canali media. Oggi, grazie alle metriche dell'attenzione, l'audio diventa un driver strategico per editori e brandrendendo possibile la transizione dall'era del Podcast a quella dei Spoken Content intelligenti..

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Come Audioboost fa propri i principi degli Spoken Content

Audioboost, attraverso la sua piattaforma proprietaria Speakup-Article™, ha industrializzato la produzione e la monetizzazione degli Spoken Article combinando AI voice models, l'analisi di strutture semantiche e testuali, e una tecnologia Adtech brevettata ottimizza il posizionamento e la frequenza. I modelli vocali di Audioboost migliorano il Text-to-Speech standard disponibile dai tradizionali providers, leggendo correttamente le abbreviazioni, sigle, parole e nomi stranieri riconoscendo semanticamente il contesto.

L'azienda è integrata su più di 500 milioni di player su circa 300 domini, generando una library di oltre 2.8 milioni di Spoken Article e raggiungendo 70 milioni di unique visitor al mese.In Italia, Audioboost ha circa il 50% di market share del canale Spoken Article ed è il solo player capace di integrare una pianificazione di contextual audio all'interno del suo network.

  1. Source: The Advertising Landscape 2025 – Soundsprofitable ↩︎
  2. Source: GAudioLines 2024 – Havas Media ↩︎
  3. Source: Digital Audio Survey – Ipsos 2025 ↩︎