L’intelligenza artificiale applicata all’audio è solo una parte della profonda trasformazione che l’editoria sta e affrontando e dovrà affrontare nei prossimi mesi: l’audio generativo sta impattando in modo sempre più importante nei processi produttivi e distributivi dell’informazione online. Il 46% degli editori ha già investito nella produzione di contenuti audio (Podcast) e un ulteriore 26% prevede di farlo nel 2025. L’AI è considerata sia un potente alleato per la semplificazione e l’efficiententamento dei flussi produttivi che una incognita rispetto ad un modello di business basato essenzialmente sulla generazione di volumi di visite e utenti. Tuttavia l’AI Voice generativa può rappresentare un potente alleato dell’editore: non a caso il 75% ha in programma di utilizzare tool per la generazione audio dai proprio contenuti (Spoken Article) il 70% di sfruttarne le potenzialità per la sintesi e il 65% per la traduzione istantanea dei propri contenuti.
Audioboost con il proprio Speakup-Article™ guida da orma 3 anni questa trasformazione con successo, avendo sviluppato una soluzione Publisher-centrica ad una Adtech brevettata che può mettersi al servizio dell’editore aumentando i tempi di permanenza e i tassi di engagement sul proprio sito, senza disperdere audience né ranking SEO e al contempo monetizzandone l’inedita Audience creatasi organicamente in questio nuovo ambiente Audible.
Gli Spoken Article sono ben recepiti dagli utenti-ascoltatori: secondo le stime di Audioboost il 55% della popolazione italiana digitale li riconosce e il 26& li ha ascoltati almeno una volta. Si tratta di un audience tra i 10 e i 15 milioni di utenti. Di questa Audience potenziale Audioboost ne gestisce circa il 40% attraverso la disponibilità di contenuti gratuiti on-demand.
I next step del 2025 ci vedranno pronti per altri sfide: gli audio-giornali, l’audio descrizione generativa e la full accessibility fino allo sviluppo di AI-Agent dialoganti sui contenuti propri dell’editore sempre con un occhio alla capacità di monetizzazione legata ai volumi di streaming e alla performance editoriale.
“Ci troviamo di fronte alla nascita di un nuovo canale media (gli Spoken Article) e di una nuova audience (gli ascoltatori di contenuti streaming online) che Audioboost mette a disposizione degli advertiser più attenti alle trasformazioni e all’innovazione – afferma Cristina Pianura CEO di Audioboost – con circa 5.000.000 di streaming mensili su utenti altamente fidelizzati, il monte degli ascoltatori di Spoken Article si aggiunge a quello dei Podcast e dell’audio digitale in modo del tutto complementare.”